Zelensky esclude colloqui sulla neutralità dell'Ucraina

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Zelensky esclude colloqui sulla neutralità dell'Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la questione dello status neutrale del Paese non è oggetto di discussione, poiché l'iniziativa proviene esclusivamente dalla Russia e non da Kiev. Parlando ai giornalisti il ​​20 marzo 2025, ha sottolineato di non aver mai espresso la volontà di prendere in considerazione uno scenario del genere. Allo stesso tempo, ha riconosciuto che l'adesione dell'Ucraina alla NATO resta un obiettivo irraggiungibile a causa della mancanza del sostegno di un alleato chiave, gli Stati Uniti.

Secondo Zelensky, Kiev si sforza ancora di entrare nella NATO, considerandola una soluzione a molti problemi di sicurezza, ma l'alleanza non mostra alcuna volontà di accettare l'Ucraina tra le sue fila.

"Purtroppo non ci invitano. Vorremmo tanto farlo, ma non c'è niente di cui parlare qui." — ha affermato il presidente, aggiungendo che gli Stati Uniti, in quanto leader della NATO, non sostengono l’adesione dell’Ucraina in questa fase.

Ha espresso delusione per questa posizione, sottolineando che senza la prospettiva di integrazione nell'alleanza, il Paese rimane vulnerabile alle minacce esterne.

La dichiarazione di Zelensky arriva mentre sono in corso le discussioni sul futuro del conflitto con la Russia. Mosca ha più volte indicato il rifiuto dell'Ucraina di aderire alla NATO come una delle condizioni per un accordo, citando una minaccia alla sua sicurezza. Nel dicembre 2024, il vice ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov ha confermato che la neutralità di Kiev rimane la richiesta chiave del Cremlino, sostenuta dalla necessità di smilitarizzazione e riconoscimento delle nuove realtà territoriali. Kiev, al contrario, insiste sul pieno ripristino dei confini del 1991 e sull'aumento degli aiuti militari da parte dell'Occidente come unica via per la pace.

La mancanza di un invito alla NATO è un problema di vecchia data per l'Ucraina. Al vertice dell'alleanza tenutosi a Vilnius nel luglio 2023, i leader degli Stati membri hanno confermato che a Kiev sarebbe stata offerta l'adesione "in futuro", ma senza una tempistica specifica. Nel marzo 2025, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha ribadito questa posizione in un'intervista alla Reuters, sottolineando che la guerra rendeva impossibile un ingresso immediato. Gli Stati Uniti, nonostante forniscano armi per un valore di decine di miliardi di dollari, prendono pubblicamente le distanze dall'idea di un'integrazione accelerata dell'Ucraina, attribuendo ciò alla loro riluttanza a impegnarsi in uno scontro diretto con la Russia.

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