L'Ucraina e il Giappone hanno firmato un accordo per concedere a Kiev un prestito di circa 3 miliardi di dollari USA. Il documento, firmato dal ministro delle finanze ucraino Serhiy Marchenko e dall'ambasciatore giapponese in Ucraina Masashi Nakagome, prevede finanziamenti nell'ambito dell'iniziativa del G7 denominata Accelerazione delle entrate straordinarie (ERA). Il volume totale del programma è di 50 miliardi di dollari e i fondi saranno rimborsati utilizzando i proventi dei beni russi congelati. Lo ha riferito il Ministero delle Finanze dell'Ucraina il 18 aprile 2025.
I fondi ricevuti dal Giappone saranno utilizzati per spese di bilancio prioritarie, tra cui i pagamenti sociali, il sostegno al lavoro delle istituzioni governative e la garanzia della stabilità economica. Inoltre, una parte del prestito sarà utilizzata per ripristinare le infrastrutture distrutte a causa dei combattimenti. Serhiy Marchenko ha sottolineato che l'accordo con il Giappone rafforza il sostegno internazionale all'Ucraina e dimostra l'unità dei paesi del G7 nell'opposizione alla Russia. Il prestito è concesso per 30 anni con condizioni preferenziali, consentendo all'Ucraina di gestire efficacemente i propri obblighi debitori.
L'iniziativa ERA, attraverso la quale sono stati stanziati fondi giapponesi, è un meccanismo innovativo che consente di utilizzare i proventi derivanti dai beni russi congelati per sostenere l'Ucraina. Secondo Bloomberg, dallo scoppio di un conflitto su vasta scala nel 2022, i paesi occidentali hanno congelato circa 300 miliardi di dollari in asset russi, principalmente presso banche europee. Nel 2024, i leader del G7 hanno concordato di utilizzare gli interessi annuali derivanti da queste attività per finanziare prestiti all'Ucraina, un passo senza precedenti nella prassi internazionale. Il Giappone è stato uno dei primi ad attuare questo meccanismo, avendo stanziato 471,9 miliardi di yen (equivalenti a 3 miliardi di dollari).