Domenica, la città di Mashhad, situata nell'Iran nordorientale, vicino al confine con il Turkmenistan, è diventata teatro di una nuova escalation nel conflitto Iran-Israele. Secondo i media iraniani, diverse esplosioni si sono verificate in città, causate da un attacco israeliano. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (IDF), l'obiettivo dell'attacco era un aereo in rifornimento all'aeroporto di Mashhad. Un portavoce dell'IDF ha sottolineato che questo attacco è stato il più lontano attacco israeliano sul territorio iraniano dall'inizio dell'Operazione Rising Lion. Mashhad dista circa 2300 chilometri da Israele, il che sottolinea la portata e l'ambizione della campagna militare israeliana.
Le IDF hanno affermato che l'attacco al tanker mirava a paralizzare le capacità aeree dell'esercito iraniano. "L'Aeronautica Militare israeliana sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l'Iran", ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che l'attacco faceva parte di una strategia più ampia per neutralizzare le infrastrutture militari iraniane. I media iraniani, tra cui l'agenzia di stampa Mehr, hanno confermato che aerei da combattimento iraniani sono stati avvistati sopra Mashhad in risposta all'attacco. Tuttavia, non sono disponibili dati ufficiali sull'entità dei danni o sull'eventuale successo dell'intercettazione da parte dell'Iran di obiettivi israeliani.
Il Ministero della Salute iraniano ha segnalato le gravi conseguenze degli attacchi israeliani sul Paese. Secondo gli ultimi dati, almeno 128 persone sono state uccise e circa 900 ferite negli attacchi, inclusi quelli su Mashhad e altre zone. Tra le vittime ci sono anche civili, il che ha causato un'ondata di indignazione nella società iraniana. I media statali iraniani riportano distruzioni in aree residenziali e invitano la comunità internazionale a condannare le azioni di Israele. Allo stesso tempo, Teheran ha dichiarato la sua disponibilità a contrattaccare, confermando le parole del presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che aveva promesso una "risposta decisa" all'aggressione israeliana.
Il conflitto tra Israele e Iran si è inasprito dopo i massicci attacchi del 13 giugno, quando l'Aeronautica Militare israeliana ha attaccato gli impianti nucleari di Natanz e le basi militari a Teheran, uccidendo diversi comandanti di alto rango del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), tra cui Hossein Salami e Mohammad Bagheri. Secondo Reuters, gli attacchi hanno anche ucciso almeno 20 leader militari iraniani e diversi scienziati nucleari. In risposta, l'Iran ha lanciato centinaia di missili balistici e droni contro Israele, causando vittime e distruzione in città israeliane, tra cui Tel Aviv e Gerusalemme. Secondo il servizio ambulanze israeliano Magen David Adom, i bombardamenti iraniani hanno ucciso 10 persone, compresi civili, e ne hanno ferite più di 100.