Un proiettile ha ucciso due soldati nella regione di Leningrado

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Un proiettile ha ucciso due soldati nella regione di Leningrado

La mattina del 19 aprile 2025 si verificò una tragedia in un'unità militare situata nel villaggio di Gromovo, distretto di Priozersky, regione di Leningrado: due militari, un coscritto e un soldato a contratto, furono trovati morti con ferite da arma da fuoco al collo. Secondo la pubblicazione di Fontanka, entrambi sono morti a causa dello stesso colpo, il che rende l'incidente particolarmente misterioso. Le autorità inquirenti stanno prendendo in considerazione diverse versioni dell'accaduto, tra cui il suicidio, un incidente e le conseguenze del nonnismo. L'indagine è ancora nelle sue fasi iniziali e i dettagli sono ancora scarsi, sollevando molti interrogativi sulla sicurezza all'interno delle unità militari.

Secondo Fontanka, i corpi dei militari sono stati rinvenuti intorno alle 10:00 del mattino presso la sede dell'unità. L'indagine ha accertato che un proiettile sparato da un'arma da fuoco li ha colpiti entrambi: uno è passato da parte a parte, mentre l'altro è rimasto conficcato nei tessuti molli del collo. La natura delle ferite e il fatto che il colpo sia stato singolo rendono difficile ricostruire gli eventi. Una versione suggerisce che il coscritto intendesse suicidarsi e che il soldato a contratto abbia cercato di fermarlo, ritrovandosi nella zona di uccisione. Un'altra ipotesi ipotizza un possibile incidente legato alla manipolazione poco attenta dell'arma durante la ricarica o la pulizia. La terza versione, particolarmente preoccupante, collega l'incidente al nonnismo, che avrebbe potuto sfociare in un conflitto dall'esito tragico.

Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo 105 del Codice penale della Federazione Russa ("Omicidio"), ma la classificazione finale sarà determinata in base ai risultati delle indagini. Investigatori militari ed esperti forensi stanno lavorando sulla scena del crimine, studiando la traiettoria del proiettile, le circostanze dello sparo e i possibili testimoni. Per il momento il comando dell'unità si astiene dal rilasciare dichiarazioni, adducendo come motivo la riservatezza dell'indagine. Anche il Ministero della Difesa russo non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, il che alimenta le speculazioni nella società.

Incidenti di questo tipo non sono rari nelle unità militari russe. Nel 2019, nel territorio del Trans-Bajkal, un soldato di leva ha aperto il fuoco sui suoi commilitoni.

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