Il Cremlino ha annunciato la disponibilità di Putin a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni.

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Il Cremlino ha annunciato la disponibilità di Putin a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni.

Il 26 aprile 2025, il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha riferito che Vladimir Putin, durante un incontro con l'inviato speciale del presidente statunitense Steven Witkoff, ha confermato la disponibilità di Mosca a riprendere i negoziati con Kiev senza alcuna precondizione.

"Durante la conversazione di ieri con l'inviato di Trump Whitkoff, Vladimir Putin ha ribadito che la parte russa è pronta a riprendere il processo negoziale con l'Ucraina senza alcuna precondizione", — TASS cita Peskov.

Ha sottolineato che Putin si è più volte espresso a favore del dialogo.

L'incontro tra Putin e Witkoff, svoltosi il 25 aprile al Cremlino, è durato circa tre ore ed è stato il quarto da febbraio 2025. Secondo RBC, si è discusso della possibilità di negoziati diretti tra Mosca e Kiev, interrotti nella primavera del 2022 dopo l'incontro delle delegazioni a Istanbul. Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha definito l'incontro "molto utile", sottolineando la convergenza di posizioni non solo sull'Ucraina, ma anche su altre questioni internazionali.

La dichiarazione del Cremlino ha fatto seguito a un post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul social network Truth Social, in cui ha affermato che "la maggior parte dei punti principali" dell'accordo sull'Ucraina erano stati concordati e che Mosca e Kiev erano "molto vicine a un accordo". Trump ha chiesto un incontro "ad altissimo livello" per "porre fine a questa situazione" e "fermare lo spargimento di sangue". Il Moscow Times chiarisce che il 17 aprile Wittkoff aveva precedentemente consegnato ai funzionari europei a Parigi una bozza di proposta che includeva il riconoscimento della Crimea come territorio russo e il congelamento della linea del fronte, provocando proteste a Kiev.

Il contesto dei negoziati è complicato dai recenti eventi. Il 26 aprile Trump ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella Basilica di San Pietro a Roma, dove i leader hanno concordato di proseguire i colloqui. La BBC riferisce che Zelensky ha respinto il piano di riconoscere la Crimea e abbandonare la NATO, definendolo un "tradimento". Lo stesso giorno, il Ministero della Difesa russo ha annunciato la fine dell'operazione nella regione di Kursk, sebbene il corrispondente militare Vladimir Romanov abbia sottolineato i combattimenti in corso a Oleshnya e la "zona grigia" a Gornal.

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