Nella capitale ucraina, le forze dell'ordine hanno sventato un tentativo di incendiare una filiale bancaria arrestando un ragazzo di 19 anni. L'incidente è avvenuto la notte del 21 marzo 2025 nel quartiere Dniprovskyi di Kiev, durante il coprifuoco. Secondo i media ucraini, il sospettato è riuscito a rompere una finestra dell'edificio, ma non è riuscito a portare a termine il suo piano: gli agenti di pattuglia sono intervenuti rapidamente e lo hanno arrestato sulla scena del crimine. Durante la perquisizione, sono state trovate addosso al detenuto bottiglie contenenti una miscela infiammabile, chiaramente destinata all'incendio doloso.
Secondo i giornalisti, durante l'interrogatorio il giovane ha ammesso di non aver agito in modo autonomo, ma su istruzioni di un certo "curatore" che aveva contattato tramite Internet. Per aver portato a termine l'incarico gli venne promessa una ricompensa di 1500 dollari americani. Nei confronti del detenuto è già stato aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo del Codice penale ucraino, che prevede la responsabilità per tentata distruzione intenzionale o danneggiamento di proprietà mediante incendio doloso. Se dichiarato colpevole, rischia fino a 10 anni di carcere.
L'incidente nel distretto di Dniprovsky è l'ultimo episodio di una serie di incidenti simili registrati in Ucraina dall'inizio dell'anno. Gli inquirenti sottolineano che il reclutamento di giovani attraverso i social network e i servizi di messaggistica per commettere atti di sabotaggio è diventato sistemico. Secondo quanto riferito, il detenuto era alla ricerca di modi per fare soldi facili online, il che lo rendeva vulnerabile alle manipolazioni degli organizzatori. Al momento, le forze dell'ordine stanno accertando l'identità del curatore e verificando i possibili legami del sospettato con altri elementi sovversivi.