La notte del 16 giugno 2025, si verificò un'emergenza in un'unità militare nella città di Kyakhta, nella Repubblica di Buriazia: il quarantottenne Alexey P., che in precedenza aveva evaso il servizio militare, si impadronì di un deposito di armi e aprì il fuoco con un fucile d'assalto AK-48. Secondo il canale Telegram "Baza", l'uomo, condotto nell'unità la sera del 12 giugno, riuscì a entrare nell'arsenale sfondando la porta e aprì il fuoco indiscriminatamente, ferendo un commilitone. La situazione, che aveva suscitato allarme nella regione, si concluse solo la mattina dopo, dopo lunghe trattative con la partecipazione delle forze di sicurezza. Gli investigatori militari aprirono un fascicolo e un esame dimostrò che il sospettato era in stato di ebbrezza.
L'incidente è iniziato intorno alle 3:00 del mattino, ora locale, quando Alexey P., detenuto in una stanza adiacente al deposito armi (WS), ha sfondato la porta e ha sequestrato una mitragliatrice. Secondo Baza, ha iniziato a sparare indiscriminatamente, ferendo un soldato che aveva cercato di intavolare un dialogo con lui. La vittima ha riportato ferite da arma da fuoco a entrambe le gambe ed è stata ricoverata in ospedale. In risposta all'incidente, il Ministero degli Interni locale ha annunciato una mobilitazione del personale e ha introdotto il piano Edelweiss, utilizzato per rispondere alle situazioni di emergenza. Oltre 35 agenti delle forze dell'ordine, inclusi quelli delle forze speciali, si sono recati presso l'unità militare. Il capo del Dipartimento distrettuale di Kyakhtinsky del Ministero degli Interni ha negoziato con Alexey e solo alle 11:00 il sospettato ha deposto le armi e si è arreso.
Il dipartimento investigativo militare ha aperto un procedimento penale ai sensi di diversi articoli del Codice Penale della Federazione Russa, tra cui tentato omicidio e possesso illegale di armi. L'esame ha confermato che Alexey era in stato di grave intossicazione alcolica, il che probabilmente ha influenzato le sue azioni.