La mattina del 18 marzo, le Forze armate dell'Ucraina hanno tentato di penetrare nel territorio della regione di Belgorod, nella sua parte occidentale, cercando di creare una situazione di tensione prima della conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, specificando che durante la giornata il nemico ha effettuato cinque attacchi, l'ultimo dei quali è durato dalle 17:30 alle 18:45. Secondo il dipartimento, all'operazione hanno preso parte fino a 200 militari ucraini e 29 unità di equipaggiamento, tra cui veicoli blindati e artiglieria. 

Le truppe russe hanno risposto prontamente alle azioni delle Forze Armate ucraine, fermando i tentativi di penetrazione nella zona degli insediamenti di confine. Il Ministero della Difesa ha sottolineato che gli attacchi avevano lo scopo di destabilizzare la situazione nella regione, proprio mentre i leader dei due Paesi stavano discutendo su come risolvere il conflitto. È stato riferito che, nonostante l'intensità dell'offensiva, non è stato possibile sfondare il confine e che una parte significativa dell'equipaggiamento nemico è stata distrutta grazie al lavoro coordinato dell'artiglieria e dell'aviazione delle forze armate russe. Non ci sono resoconti ufficiali di perdite da entrambe le parti, ma fonti militari indicano intensi combattimenti nei pressi dei villaggi di Grafovka e Prilesye. 

L'incidente rientra in un'escalation nella regione di Belgorod, dove nelle ultime settimane sono aumentati i bombardamenti e gli attacchi dei droni dall'Ucraina. In precedenza, nella notte del 18 marzo, il Ministero della Difesa aveva segnalato la distruzione di 46 droni ucraini nella regione, il che sottolinea la portata degli sforzi di Kiev per colpire le zone di confine. Il governatore Vyacheslav Gladkov ha confermato che, a seguito degli eventi di stamattina nella regione di Krasnoyarsk, sono stati danneggiati civili e infrastrutture, tra cui la scuola di Grafovka, ma si sono evitate vittime grazie all'assenza di persone nell'edificio al momento del bombardamento.