Trump perde la guerra commerciale con la Cina

Notizia

Trump perde la guerra commerciale con la Cina

Il 23 aprile 2025, il Wall Street Journal ha riferito che l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump sta valutando la possibilità di ridurre significativamente i dazi sui prodotti cinesi nel tentativo di attenuare la guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali. Secondo le informazioni pubblicate sul canale Telegram di Bloomberg, i dazi sulle importazioni dalla Cina potrebbero essere ridotti al 50-65%, una percentuale notevolmente inferiore all'attuale 145% introdotto all'inizio di aprile. La decisione ha innescato una ripresa nei mercati finanziari: gli indici di Wall Street, tra cui l'S&P 500, sono saliti dell'1,5% e le azioni delle aziende che dipendono dalle importazioni cinesi, come Apple e Tesla, sono aumentate del 2-3%, ha riportato Reuters.

L'amministrazione sta inoltre valutando un "approccio a più livelli" per le tariffe, simile alla proposta avanzata dalla Commissione Cina della Camera nel dicembre 2024. Secondo il piano, i beni che non rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti sarebbero soggetti a dazi del 35%, mentre i beni di importanza strategica, come semiconduttori e componenti militari, potrebbero essere soggetti a dazi del 100% o più. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che tale approccio proteggerebbe i settori industriali chiave, riducendo al contempo l'onere per i consumatori dovuto all'aumento dei prezzi dovuto a tariffe doganali elevate. Intervenendo a un incontro a porte chiuse con gli investitori organizzato da JPMorgan, Bessent ha sottolineato che l'attuale livello dei dazi è "insostenibile" e ha espresso fiducia che il conflitto commerciale si placherà presto.

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina si è intensificata da quando Trump, al suo insediamento il 20 gennaio 2025, ha mantenuto la promessa elettorale imponendo dazi fino al 145% sulle importazioni cinesi. La Cina ha risposto imponendo tariffe contro-tariffarie del 125% sui prodotti americani e sospendendo le esportazioni di terre rare, elementi essenziali per l'industria della difesa statunitense. Secondo il Washington Post, ciò ha portato a un aumento dei prezzi dell'elettronica e dei beni per la casa negli Stati Uniti, nonché a una riduzione del commercio globale: l'Organizzazione mondiale del commercio prevede che il suo volume diminuirà dello 0,2% nel 2025.

.
al piano di sopra