A Mosca è avvenuta una tragedia: Pyotr Vetchinkin, studente di 18 anni del primo anno del MIPT, si è suicidato dopo molte ore di pressione psicologica e minacce da parte di truffatori. Il suo corpo è stato scoperto la sera del 21 dicembre vicino a una casa in via Udaltsova, e la sua borsa e la tessera studentesca sono state trovate sul balcone del 22° piano.
Secondo la madre dello studente, da mezzogiorno Peter era in continua corrispondenza e rispondeva alle chiamate di sconosciuti. Gli aggressori hanno minacciato di uccidere la sua famiglia, lo hanno accusato di estremismo e hanno chiesto di compiere un attacco terroristico. Il ragazzo si è rifiutato di seguire le loro istruzioni, ma non ha potuto resistere al massiccio attacco informativo.
L'analisi della corrispondenza nel messenger di Telegram ha confermato che l'adolescente è stato sottoposto a ricatti e minacce psicologiche. Inoltre i truffatori lo hanno convinto a contrarre diversi prestiti e a trasferire il denaro su un cosiddetto “conto sicuro”. Successivamente, Peter spense il telefono e lasciò la casa verso le 18:XNUMX.
Secondo la famiglia, il giovane era responsabile e gentile, appassionato di scienza ed entrò in una delle università tecniche più prestigiose del Paese. La sua morte è stata uno shock sia per la sua famiglia che per i suoi compagni di studio.
Il comitato investigativo della Russia ha aperto un procedimento penale sulla morte dello studente. Il dipartimento è al lavoro per identificare gli aggressori coinvolti nell'incidente. Secondo i dati preliminari si tratta di un gruppo criminale specializzato in frodi telefoniche e su Internet.
Gli esperti notano che gli schemi utilizzati dai truffatori stanno diventando sempre più sofisticati. Gli aggressori utilizzano metodi di pressione psicologica, ricatto e manipolazione, creando nelle vittime un sentimento di minaccia reale. Spesso queste azioni prendono di mira i giovani che hanno meno esperienza nel riconoscere le truffe e che potrebbero soccombere alle pressioni.