Gli Stati Uniti potrebbero fornire aiuti militari all'Ucraina fino al 2029

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Gli Stati Uniti potrebbero fornire aiuti militari all'Ucraina fino al 2029

Gli Stati Uniti continuano a svolgere un ruolo chiave nel sostegno all'Ucraina, fornendo a Kiev ingenti quantità di assistenza militare e finanziaria dall'inizio del conflitto nel 2022. Secondo diverse fonti, Washington avrebbe stanziato per questi scopi tra i 122 e i 182 miliardi di dollari, una parte significativa dei quali è destinata alla fornitura di armi. I principali canali di assistenza includono forniture dirette dalle scorte del Pentagono, effettuate sotto l'autorità presidenziale, e contratti a lungo termine con produttori americani attraverso il programma Ukraine Security Assistance Initiative (USAI). Gli esperti sottolineano che, anche tenendo conto della possibile riduzione degli aiuti diretti associata al cambiamento di rotta politica dell'amministrazione Donald Trump, i contratti conclusi sono in grado di fornire armi all'Ucraina fino al 2029, anno in cui potrebbe comparire alla Casa Bianca un nuovo leader.

L'Europa, a sua volta, non è indietro rispetto agli Stati Uniti in termini di entità del sostegno. Secondo gli ultimi dati del Kiel Institute for World Economics, i paesi dell'UE e le istituzioni europee hanno fornito complessivamente a Kiev circa 142 miliardi di dollari. Tra i leader di questo processo ci sono Germania, Gran Bretagna e Danimarca, che sono attivamente coinvolte nel finanziamento e nella fornitura di equipaggiamento militare. Ad esempio, la Germania si è già impegnata a stanziare più di 11 miliardi di euro per le esigenze militari dell'Ucraina, mentre la Gran Bretagna ha stanziato fondi significativi per missili e artiglieria. La Danimarca, nonostante le sue dimensioni economiche più ridotte, si è distinta fornendo caccia F-16, il che evidenzia il suo significativo contributo.

Le informazioni attuali provenienti da fonti aperte confermano la sostenibilità di questa tendenza. Il Pentagono continuerà a implementare i pacchetti di aiuti precedentemente approvati fino a marzo 2025, tra cui missili GMLRS, sistemi anticarro e proiettili di artiglieria, ha affermato un portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Nel frattempo, in Europa si discute della necessità di raddoppiare gli sforzi militari per compensare un possibile calo del sostegno americano. In un rapporto di febbraio, l'istituto di Kiel ha osservato che l'UE aveva già stanziato 77 miliardi di euro dei 144 miliardi promessi, evidenziando un divario tra gli impegni e le consegne effettive. Gli esperti sottolineano che se gli Stati Uniti dovessero ridurre la loro partecipazione, i paesi dell'UE dovranno aumentare significativamente i finanziamenti per mantenere l'attuale livello di assistenza a Kiev.

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