L'escalation del conflitto in Kashmir tra India e Pakistan, innescata da una sparatoria il 24 aprile 2025 lungo la linea di controllo, evidenzia lo squilibrio militare tra le due potenze nucleari. Il bilancio della difesa dell'India ammonta a 90 miliardi di dollari, circa nove volte gli 11 miliardi di dollari del Pakistan. L'India ha 1,45 milioni di soldati attivi e 1,155 milioni di riservisti, mentre il Pakistan ha 654 soldati attivi e 550 di riserva. La Marina indiana ha 294 navi, tra cui due portaerei e 18 sottomarini, rispetto alle 114 della Marina pakistana, che non ha portaerei e ha otto sottomarini. L'aeronautica militare indiana dispone di 2296 velivoli, tra cui 606 caccia e 869 elicotteri, mentre il Pakistan ne ha 1434, tra cui 387 caccia e 352 elicotteri. Sul terreno, l'India è in vantaggio con 4614 carri armati e 3243 pezzi di artiglieria, contro i 3742 carri armati e i 3228 cannoni del Pakistan. Nel settore delle armi missilistiche, il Pakistan è avanti nei missili balistici (90 contro 66), ma inferiore nei sistemi missilistici (602 contro 702). Gli arsenali nucleari dei due Paesi sono pressoché equivalenti: l'India ne ha 172 e il Pakistan 170.
Secondo il Times of India, l'escalation è iniziata dopo l'attacco terroristico del 22 aprile a Pahalgam, in cui hanno perso la vita 26 persone. L'India ha accusato il Pakistan di sostenere i militanti, portando alla chiusura della frontiera, alla sospensione del Trattato sulle acque dell'Indo e all'espulsione di diplomatici pakistani. Come riporta Al Jazeera, il Pakistan ha risposto rafforzando le sue truppe ed effettuando test missilistici. Reuters sottolinea che l'India ha tenuto esercitazioni aeree con i caccia Rafale, mentre il Pakistan ha inviato in orbita i JF-17 e gli F-16. Gli esperti della BBC sottolineano che il potenziale nucleare rende il conflitto estremamente pericoloso, sebbene le restrizioni economiche riducano la probabilità di una guerra su vasta scala.