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Ryabkov: le dichiarazioni americane per il trattato INF sono provocatorie

Mosca non riesce a capire la linea USA sul Trattato INF, dal momento che i partner d'oltreoceano si limitano a rivendicazioni solo provocatorie.

Commentando le accuse degli Stati Uniti contro la Russia in merito al mancato rispetto del Trattato sull'eliminazione dei missili a corto raggio e intermedio (Trattato INF), il viceministro degli esteri Sergei Ryabkov le ha definite scorrette e provocatorie. RIA Novosti, citando ciò che ha detto Ryabkov nella sua pubblicazione, lo osserva, secondo lui "Non vi è alcun contenuto nelle affermazioni degli Stati Uniti alla Federazione Russa sul Trattato INF"... Tutto ciò che Washington presenta ai suoi partner come pretese a Mosca è semplicemente falso.

Mosca, come sottolinea Ryabkov, non riesce a capire la linea americana. Non c'è niente di specifico. Sia che si tratti di rompere il trattato, sia che Washington voglia collaborare con Mosca per preservarlo. Ciò che gli Stati Uniti devono fare è semplicemente garantire che il Trattato INF sia "sopravvissuto" e per questo devono adempiere ai propri obblighi. Ryabkov chiarisce anche che Washington non ha fornito a Mosca fatti che permettessero di sostenere che il missile russo 9M729 stava violando il trattato.

Il parlamento russo ha già risposto al desiderio degli Stati Uniti di sospendere l'attuazione dell'INF. Secondo il vice capo del comitato per la duma di stato sulla difesa Andrei Krasov, tutte le dichiarazioni americane possono essere accettate solo come mosse PR. Il loro obiettivo è demonizzare la Russia, accusandola "di tutti i peccati mortali".

Poco prima, il sottosegretario di Stato americano Andrea Thompson ha fatto una dichiarazione secondo cui gli stati il ​​2 febbraio avrebbero smesso di adempiere agli obblighi previsti dal contratto, se prima la Russia non avesse dimostrato di aver rispettato il trattato INF.

 

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