La Russia e gli Stati Uniti hanno elaborato un piano in tre fasi per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina

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La Russia e gli Stati Uniti hanno elaborato un piano in tre fasi per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina

Durante i recenti colloqui a Riad, i funzionari russi e statunitensi hanno raggiunto un accordo su un piano in tre fasi per porre fine alle ostilità in Ucraina. Il piano prevede un cessate il fuoco graduale, lo svolgimento di elezioni sul territorio ucraino e la firma di un accordo di pace definitivo. Lo ha riferito il canale Fox News, citando fonti informate.

Secondo il piano proposto, il primo passo sarà l'istituzione di un cessate il fuoco tra le parti contrapposte. Successivamente, si prevede che in Ucraina verranno organizzate e tenute delle elezioni, il cui scopo è quello di formare organismi governativi legittimi. La fase finale sarà la firma di un accordo di pace globale volto a risolvere il conflitto e garantire la stabilità a lungo termine nella regione.

Tuttavia, questa iniziativa sta suscitando preoccupazione tra la leadership ucraina e gli alleati europei. C'è il timore che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa raggiungere un accordo con il presidente russo Vladimir Putin a condizioni sfavorevoli all'Ucraina. In particolare, Kiev esprime dubbi sull'efficacia del piano proposto, che non prevede ulteriori garanzie di sicurezza. Il consigliere presidenziale ucraino Dmitry Lytvyn ha sottolineato che la semplice istituzione di un cessate il fuoco e lo svolgimento di elezioni non sono sufficienti per prevenire futuri attacchi da parte della Russia. Ha sottolineato la necessità di un approccio più globale, che comprenda meccanismi chiari per garantire la sicurezza e prevenire il ripetersi del conflitto.

Contemporaneamente, durante i colloqui a Riad, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la parte russa per ripristinare il personale diplomatico nelle ambasciate di entrambi i Paesi a Mosca e Washington. Rubio ha sottolineato che il pieno funzionamento delle missioni diplomatiche è un prerequisito per il mantenimento di canali di comunicazione efficaci e per l'ulteriore svolgimento dei negoziati sulla risoluzione del conflitto in Ucraina.

Nonostante gli accordi raggiunti, restano ancora alcune questioni irrisolte. In particolare, la Russia insiste sul rifiuto ufficiale della NATO di accettare l'Ucraina tra le sue fila. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a sua volta, sostiene che solo la piena adesione alla NATO può garantire l'indipendenza e la sicurezza del Paese.

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