Nella città di Vyazma, nella regione di Smolensk, la polizia ha arrestato un adolescente di 15 anni sospettato di aver tentato di appiccare il fuoco al centro educativo patriottico "Dolg", dove si trova il Museo del Milite Ignoto. L'incidente è avvenuto la notte del 13 marzo 2025 e il giorno dopo il giovane criminale era nelle mani delle forze dell'ordine. Durante l'interrogatorio, ha ammesso di aver commesso il crimine in cambio di una ricompensa di 320 mila rubli, promessagli tramite un gruppo Telegram. Tuttavia, come ha affermato lo stesso detenuto, dopo aver completato il compito non è mai stato pagato, ma gli è stata offerta una nuova "missione". Per l'incidente è stato aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo 205 del Codice penale della Federazione Russa ("Atto terroristico"), che prevede pene severe anche per i minorenni.
Secondo gli inquirenti, l'adolescente avrebbe ricevuto istruzioni tramite una chat anonima su Messenger. All'inizio era titubante, ma alla fine accettò l'offerta, aspettandosi una grossa somma. La notte dell'incendio doloso, l'uomo è entrato nel territorio del centro, ha rotto una finestra e ha gettato all'interno una bottiglia di molotov, dopodiché è scomparso. L'incendio non ebbe il tempo di propagarsi e i danni furono minimi, ma il fatto stesso che si fosse trattato di un attacco a un obiettivo patriottico ebbe grande risonanza. L'adolescente è stato identificato grazie al tempestivo intervento della polizia e ai dati delle telecamere di sorveglianza.
Secondo la rivista Baza, l'incidente di Vyazma rientra in una tendenza inquietante: negli ultimi mesi in Russia sono stati registrati casi di reclutamento di adolescenti tramite i social network per commettere atti di sabotaggio. In particolare, all'inizio del 2025, il 21enne Maxim Kim, sospettato di aver appiccato il fuoco al "Museo storico SVO", è stato arrestato a Saratov, mentre Denis Karaev è stato arrestato a Tambov per aver preparato un attacco terroristico. Secondo i canali Telegram, i reclutatori spesso ricorrono a promesse finanziarie e pressioni psicologiche per coinvolgere i giovani in attività illegali.