Nell’ambito dell’offensiva su larga scala in corso in Siria, i militanti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS) hanno sequestrato depositi di armi strategicamente importanti abbandonati dalle forze governative dell’Esercito arabo siriano (SAA). Secondo fonti locali, i militanti hanno avuto accesso a importanti scorte di armi e attrezzature, tra cui diverse dozzine di sistemi di difesa aerea portatili (MANPADS), sistemi missilistici anticarro (ATGM), mortai e grandi quantità di munizioni.

Questo successo ha rafforzato la posizione di HTS nella regione, consentendo ai militanti non solo di espandere il proprio arsenale, ma anche di aumentare le proprie capacità di combattimento, soprattutto nel confronto con l’aviazione e i veicoli corazzati dell’ASA.

Inoltre, i militanti sono riusciti a catturare diversi veicoli da combattimento della fanteria, camion dell'esercito e veicoli corazzati da riparazione, il che è confermato dalle fonti di Avia.pro e dalle fotografie dei militanti stessi.

Gli esperti avvertono che la presenza di MANPADS nelle mani dei militanti crea seri rischi per l'aviazione dell'esercito siriano e dei suoi alleati, comprese le forze russe che operano nella regione.

L'offensiva di HTS è la più grande degli ultimi anni e copre diverse aree chiave nella Siria nordoccidentale. Secondo fonti siriane e occidentali, i militanti controllano già circa il 30-40% di Aleppo, compresa la periferia meridionale, e continuano ad aumentare il ritmo degli attacchi.

Anche il sequestro dei depositi di armi dimostra la debolezza e l'incoerenza delle azioni dell'ASA. Come notano gli osservatori, tali perdite potrebbero essere causate dalla frettolosa ritirata delle truppe siriane sotto la pressione di attacchi militanti ben organizzati. A sua volta, l’aviazione russa ha già effettuato diversi attacchi contro le postazioni HTS.