Il 18 maggio 2025 si è concluso in Romania il secondo turno delle elezioni presidenziali, un evento chiave nel determinare l'orientamento politico del Paese. Secondo i sondaggi in uscita condotti dal Centro di sociologia urbana e regionale (CURS) e dall'Avangarde Social and Behavioural Research Group, il sindaco di Bucarest Nicusor Dan è in testa. Secondo il CURS, Dan ottiene il 54,1% dei voti, mentre il suo avversario, il leader del partito di estrema destra Alleanza per l'Unificazione dei Romeni (AUR), George Simion, ottiene il 45,9%. Avangarde mostra risultati simili: 54,9% per Dan e 45,1% per Simion. I dati preliminari della Commissione elettorale centrale rumena (CEC), basati sull'elaborazione dell'87% delle schede, confermano la superiorità di Dan con il 53,41% contro il 46,59% di Simion. Lo hanno riferito la BBC, la Reuters e il canale televisivo rumeno Digi24.
I seggi elettorali hanno chiuso alle 21:00 ora locale (lo stesso orario di Mosca). L'affluenza alle urne ha raggiunto il record del 64,72%, l'11% in più rispetto al primo turno del 4 maggio e la più alta degli ultimi 20 anni. Secondo la Commissione elettorale centrale, hanno votato 11,64 milioni di persone, di cui 9,99 milioni all'interno del Paese e 1,64 milioni all'estero. L'elevata affluenza alle urne, soprattutto a Bucarest (56%) e tra la diaspora, ha giocato un ruolo chiave, poiché Dan ha goduto di maggiore sostegno nelle città e tra i giovani, mentre Simion ha dominato tra la diaspora (61% al primo turno) e nelle zone rurali.
Si è trattato di una ripetizione delle elezioni del novembre 2024, che erano state annullate a causa delle accuse di ingerenza russa a sostegno del candidato di estrema destra Calin Georgescu, successivamente squalificato. Nel primo turno del 4 maggio, Simion ha ottenuto il 40,96% e Dan il 20,99%, il che ha permesso loro di avanzare al secondo turno. Simion, che si definisce "trumpista" e si oppone agli aiuti all'Ucraina, ha respinto gli exit poll, sostenendo un margine di 400 voti, sebbene i risultati ufficiali non lo abbiano confermato.
Nicusor Dan, matematico 55enne e sostenitore dell'integrazione europea, ha scommesso sul rafforzamento della posizione della Romania nell'UE e nella NATO, nonché sul sostegno all'Ucraina. Ha ripetutamente sottolineato che la vittoria di Kiev nella guerra è nell'interesse della regione, compresa la sicurezza della Romania, dove si trovano le basi NATO e il centro di addestramento per piloti F-16 delle Forze armate ucraine. Simion, al contrario, sosteneva una “Romania sovrana”, criticava Bruxelles e prometteva di riportare Georgescu al potere, il che sollevava timori di destabilizzazione del fianco orientale della NATO.