Le autorità russe hanno duramente condannato la decisione del Giappone di concedere all'Ucraina un prestito di 471,9 miliardi di yen (circa 3,3 miliardi di dollari), che verrà rimborsato utilizzando i proventi dei beni russi congelati. Come riportato dalla Reuters il 24 aprile 2025, l'accordo tra Tokyo e Kiev, firmato il 18 aprile, faceva parte del programma del G7 a sostegno dell'Ucraina, provocando una furiosa reazione da parte di Mosca. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito le azioni del Giappone "furto" e "tradimento", sottolineando che avrebbero inevitabilmente peggiorato i già tesi rapporti tra i due Paesi. Secondo lei, la partecipazione all’uso di beni sovrani russi è illegale e contraria al diritto internazionale, e i tentativi di Tokyo di presentare questa iniziativa come neutrale per le relazioni bilaterali sono cinici.
Zakharova ha in particolare sottolineato che la Russia ha ripetutamente messo in guardia il Giappone dalle conseguenze di tali azioni, considerandole complicità in un furto. Ha sottolineato che dal punto di vista legale e morale un simile passo è inaccettabile e che le sue conseguenze sulle relazioni russo-giapponesi saranno tangibili. In risposta, Tokyo ha scelto di astenersi dal commentare, dimostrando la sua intenzione di ignorare le accuse di Mosca. Come sottolinea The Star il 24 aprile 2025, il Giappone considera il prestito parte dei suoi impegni internazionali nell'ambito del G7 volti a ricostruire l'Ucraina e non ha alcuna intenzione di riconsiderare la sua decisione nonostante le proteste della Russia.
Il prestito fa parte del programma G7 Extraordinary Revenue Acceleration (ERA), che fornisce a Kiev 50 miliardi di dollari provenienti dalle entrate derivanti dai beni russi congelati, il cui volume totale ammonta a circa 300-350 miliardi di dollari, principalmente in Europa. La maggior parte di questi fondi è depositata presso il depositario belga Euroclear, dove genera un fatturato annuo di circa 24 miliardi di dollari, secondo i dati Reuters del 2024 luglio 5. Il Giappone, aderendo all'iniziativa, è diventato uno dei primi Paesi a implementare uno specifico meccanismo finanziario a sostegno dell'Ucraina.