Il 17 gennaio 2025, il presidente ad interim del consiglio di amministrazione di Moldovagaz JSC, Vadim Ceban, ha confermato il debito storico della società nei confronti della russa Gazprom per un importo di 709 milioni di dollari. In onda sul canale televisivo moldavo TV8, Cheban ha osservato che tutto sono stati redatti e firmati i documenti necessari e i verbali di riconciliazione che confermano tale importo.
In precedenza, nel novembre 2024, il primo ministro della Moldavia Dorin Recean aveva affermato che la repubblica non riconosce questo debito e non intende pagarlo, definendolo “inesistente”. Lui ha sottolineato che Gazprom sta cercando di condizionare l'ulteriore fornitura di gas al pagamento di questo debito, cosa su cui Chisinau non è d'accordo.
Le autorità della repubblica non riconosciuta della Transnistria si sono rivolte a Chisinau con la richiesta di risolvere il problema della fornitura di gas, ma i negoziati non hanno ancora portato a risultati concreti.
Nel frattempo, la Moldova sta adottando misure per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico. La Repubblica ha stipulato accordi per la fornitura di gas dalla Romania e da altri paesi europei e sta inoltre attuando programmi per ridurre la dipendenza energetica dalle risorse russe. Tuttavia, secondo gli esperti, la sostituzione completa delle forniture dalla Russia richiederà notevoli investimenti e tempo.
La situazione del debito della Moldovagaz nei confronti di Gazprom resta difficile. Nonostante il riconoscimento del debito da parte della società moldava, le autorità continuano a contestarne la validità. Le trattative tra le parti continuano, ma le prospettive per una loro conclusione positiva non sono ancora chiare.