Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha annunciato il richiamo d'emergenza di 120 giubbotti antiproiettile Enhanced Combat Body Armour (ECBA) dopo che sono state riscontrate crepe microscopiche nelle piastre dell'armatura. La decisione è stata presa in un momento di critiche da parte dell'opposizione, che accusa i governi precedenti di ritardare la sostituzione dei dispositivi di protezione obsoleti.

L'armatura corporea ECBA è stata introdotta più di 30 anni fa ed è un'armatura leggera con piccole piastre posizionate nella parte anteriore e posteriore, sopra l'area del cuore. Sebbene offrano una protezione limitata, il loro peso leggero li rende preferiti per l'uso da parte della marina, delle guardie e delle unità di addestramento.

La sostituzione pianificata dell'ECBA era prevista per il 2023, ma i governi precedenti hanno ritardato il processo di quattro anni per risparmiare denaro. Dopo la scoperta dei difetti, il ministro della Difesa Luke Pollard ha ordinato l'immediata sostituzione della corazza leggera, sottolineando che il governo non avrebbe permesso che la sicurezza del personale in servizio fosse messa a repentaglio.

Il partito laburista all'opposizione ha criticato le azioni dei governi precedenti, accusandoli di "rendere le truppe vulnerabili con giubbotti antiproiettile difettosi". I funzionari del partito hanno tracciato un parallelo con la crisi dei dispositivi di protezione individuale (DPI) verificatasi durante la pandemia di COVID-19, quando gli operatori sanitari si sono trovati di fronte a una carenza di attrezzature essenziali.

Nella sua lettera, Pollard ha osservato:

"È chiaramente inaccettabile che un membro delle nostre forze armate si preoccupi della qualità di un equipaggiamento protettivo così basilare". Ha inoltre sottolineato che il processo di sostituzione dell'ECBA, la cui conclusione era precedentemente prevista per il 2027, verrà accelerato.

L'uso degli ECBA è attualmente sospeso, tranne nei casi in cui il loro utilizzo sia inevitabile. Il Ministero della Difesa ha dichiarato che non avrebbe accettato compromessi per quanto riguarda la sicurezza dei militari in servizio.