Il 15 giugno 2025, l'Aeronautica Militare Israeliana (IDF) ha effettuato una serie di attacchi di precisione contro obiettivi strategici a Teheran, tra cui il Parlamento iraniano (Majlis), il Ministero dell'Intelligence, il quartier generale della polizia e il centro di comando dell'Aeronautica Militare iraniana. Secondo fonti israeliane, è stato attaccato anche il quartier generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) nel quartiere di Bahar-e Teheran. L'operazione, durata un giorno intero, è stata il culmine della campagna israeliana Am Qalavi, lanciata il 13 giugno in risposta agli attacchi missilistici iraniani contro le città israeliane. Gli attacchi hanno messo in luce le gravi vulnerabilità dei sistemi di difesa aerea e dell'aeronautica militare iraniana, incapaci di contrastare efficacemente i caccia e i droni israeliani.

Secondo Reuters, gli F-35 e gli F-15 israeliani, supportati da droni, hanno attaccato oltre 50 obiettivi a Teheran e dintorni, tra cui depositi di missili balistici e centri di comando dell'IRGC. L'Iran ha confermato danni nell'area del Majlis, dove è stata colpita l'ala amministrativa, nonché la parziale distruzione delle infrastrutture del Ministero dell'Intelligence. L'agenzia di stampa Tasnim ha riportato 18 morti, tra cui due alti ufficiali di polizia, e oltre 60 feriti. I video pubblicati dalla piattaforma X hanno mostrato fumo sopra il centro di Teheran e edifici distrutti vicino al quartier generale dell'aeronautica, scatenando il panico tra la popolazione locale.

L'esercito israeliano ha affermato che gli attacchi miravano a "distruggere l'infrastruttura che supporta il programma nucleare e l'arsenale missilistico dell'Iran". Secondo il Jerusalem Post, l'attacco al quartier generale dell'IRGC ha ucciso tre comandanti di alto rango responsabili del coordinamento degli attacchi contro Israele. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha definito l'operazione "storica", sottolineando che "l'Iran non potrà più minacciare la regione impunemente". Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha aggiunto che le IDF sono preparate a qualsiasi scenario, compresi possibili attacchi di ritorsione.