Il 24 aprile 2025, la Direzione principale dell'intelligence (GUR) del Ministero della Difesa dell'Ucraina ha pubblicato una registrazione video che avrebbe mostrato l'incendio doloso di un aereo da caccia russo Su-30SM con numero di coda 35 presso l'aeroporto centrale di Rostov sul Don. Secondo il dipartimento, l'operazione è stata condotta da un sabotatore ucraino che si è introdotto nella struttura protetta; il valore degli aerei distrutti è stimato in 50 milioni di dollari. Un video diffuso attraverso i canali ufficiali del GUR mostra un incendio scoppiato nei pressi dell'aereo nel cuore della notte. Secondo Kiev, questo incidente ha rappresentato un ulteriore colpo all'infrastruttura militare russa nel contesto del conflitto in corso. Tuttavia, fonti russe e canali Telegram hanno messo in dubbio la veridicità di queste affermazioni, suggerendo che l'incendio doloso potrebbe essere stato inscenato utilizzando un Su-27 dismesso.

La dichiarazione del GUR ha suscitato grande eco, ma i dettagli restano contraddittori. Il 24 aprile 2025, il canale Telegram di Voevoda Broadcasts ha riferito che l'operazione potrebbe essere stata orchestrata e che la "vittima" utilizzata era un aereo Su-27 dismesso e non un moderno Su-30SM. L'autore del canale sostiene che l'intelligence ucraina potrebbe essere stata ingannata dai suoi stessi agenti e che il video è stato girato a scopo propagandistico. Al momento della pubblicazione dell'articolo, le autorità ufficiali russe, tra cui il Ministero della Difesa russo, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito all'incidente, alimentando così le speculazioni sui social media.

L'incidente rientra in una serie di attacchi contro strutture militari russe attribuiti ai servizi speciali ucraini.