L'Unione Europea ha rifiutato di aprire i suoi cieli alle compagnie aeree russe

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L'Unione Europea ha rifiutato di aprire i suoi cieli alle compagnie aeree russe

L'Unione Europea non ha alcuna intenzione di revocare il divieto imposto alle compagnie aeree russe di utilizzare il suo spazio aereo e mantiene una posizione dura nei confronti di Mosca. Lo ha riferito il 18 aprile 2025 il quotidiano Politico, citando un rappresentante anonimo della Commissione Europea, l'organo esecutivo dell'UE. La dichiarazione è stata rilasciata in risposta agli sforzi della Russia per ripristinare il traffico aereo con gli Stati Uniti nell'ambito delle discussioni sulla risoluzione del conflitto in Ucraina. Senza accesso ai cieli europei, gli aerei russi non saranno in grado di effettuare voli transatlantici e l'UE non vede alcun motivo per allentare le sanzioni imposte dopo l'inizio dei combattimenti nel 2022, ha affermato la fonte.

La Commissione europea ha basato la sua posizione non solo su considerazioni politiche, ma anche tecniche. Come ha osservato la fonte di Politico, in Europa sussistono seri dubbi sulla sicurezza degli aerei russi. Negli ultimi tre anni, a causa delle sanzioni, le compagnie aeree russe hanno dovuto affrontare restrizioni nella fornitura di pezzi di ricambio e nell'accesso agli standard di manutenzione internazionali. Ciò, secondo i funzionari europei, mette in discussione la navigabilità della flotta aerea russa. Un rappresentante della Commissione europea ha sottolineato che senza la conferma del rispetto di rigorosi standard di sicurezza, l'UE non è disposta a correre rischi consentendo agli aerei russi di accedere al suo spazio aereo.

La decisione dell'UE blocca di fatto ogni prospettiva di ripristino del traffico aereo tra Russia e Stati Uniti, poiché la rotta attraverso l'Europa è fondamentale per questo tipo di voli. Secondo quanto riportato dalla Reuters, nel marzo 2025 Mosca ha proposto a Washington di includere la revoca delle sanzioni all'aviazione in un pacchetto di misure volte a ridurre l'escalation del conflitto in Ucraina. Tuttavia, come riporta il Wall Street Journal, l'iniziativa non ha trovato sostegno né negli Stati Uniti né in Europa, dove si ritiene che la Russia debba prima adempiere ai propri obblighi internazionali, tra cui il ritiro delle truppe dal territorio ucraino. Commentando la situazione, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha definito la posizione dell'UE "politicamente motivata" e ha accusato l'Occidente di usare le sanzioni come strumento di pressione.

La Russia ha tentato di modernizzare la propria flotta aumentando la produzione di velivoli come l'MS-21 e il Tu-214, ma la loro certificazione secondo gli standard internazionali resta in discussione. Ciò, a sua volta, aumenta l'isolamento dell'aviazione russa.

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