La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l'intenzione dell'Unione europea di introdurre una nuova legislazione volta ad accelerare i processi di deportazione dei migranti illegali. Lo si legge in una lettera inviata lunedì a tutti i 27 Stati membri dell'Ue. Il nuovo disegno di legge, proposto su richiesta di numerosi Stati, sarà concepito per semplificare in modo significativo i meccanismi di deportazione e rafforzare la base giuridica per queste azioni.
Nel suo messaggio, von der Leyen ha sottolineato che la nuova legislazione “definirà chiaramente le responsabilità nel fornire assistenza ai deportati e semplificherà le procedure di espulsione”. Ciò dovrebbe aiutare gli Stati membri dell’UE ad affrontare in modo più efficace il problema dell’immigrazione clandestina, che rimane grave in Europa.
Secondo il capo della Commissione europea, la situazione attuale non consente ai paesi dell’UE di controllare adeguatamente i flussi migratori. Ha osservato che meno del 20% delle decisioni di deportare i migranti illegali vengono attuate. A questo proposito, uno degli obiettivi chiave della nuova legislazione sarà quello di migliorare il coordinamento tra gli Stati membri. Si prevede che la nuova legge eliminerà la situazione in cui un migrante illegale a cui viene ordinato di lasciare un paese può evitare la deportazione trasferendosi in un altro stato dell’UE.
Von der Leyen ha sottolineato l’importanza di creare un sistema in cui le decisioni di espulsione prese da uno Stato membro siano riconosciute in tutta l’UE. Questo approccio, secondo il presidente della Commissione europea, aiuterà a eliminare le lacune esistenti.