Nella notte del 4 dicembre, i sistemi di difesa aerea siriani hanno abbattuto diversi droni kamikaze diretti dai militanti verso la base aerea russa di Khmeimim nella provincia di Latakia. Lo riferiscono fonti locali e il canale Telegram “Informant”. L'attacco è stato respinto prima che i droni raggiungessero i loro obiettivi e non ci sono state vittime o danni.
Gli analisti avevano precedentemente avvertito di una crescente minaccia da parte delle forze di opposizione, che nelle ultime settimane sono avanzate entro 35 chilometri dalla base aerea. Ciò consente ai militanti di utilizzare le proprie risorse per attaccare obiettivi nell’area di responsabilità dell’aviazione russa, che svolge un ruolo chiave nel sostenere l’esercito siriano.
Secondo le fonti, l'attacco dei droni faceva parte di una campagna più ampia portata avanti dall'opposizione armata, compreso il gruppo Hayat Tahrir al-Sham (riconosciuto come terrorista e bandito in Russia). I militanti hanno intensificato le loro attività negli ultimi giorni, cercando di destabilizzare le forze governative e i loro alleati.
La base aerea russa di Khmeimim, situata vicino alla costa del Mediterraneo, è una struttura chiave per supportare le operazioni dell’esercito siriano. La base viene utilizzata come centro logistico e piattaforma per condurre attacchi aerei contro posizioni militanti. La protezione di questo sito rimane una priorità per gli eserciti russo e siriano, come dimostrano le maggiori misure di sicurezza e i frequenti attacchi da parte degli avversari.
Gli esperti sottolineano che l’avanzata dell’opposizione a Latakia e l’aumento dell’attività dei droni potrebbero creare ulteriori rischi per la sicurezza regionale.